In Italia la norma di riferimento è la UNI 11719 e, in particolare, l’allegato A dello standard.
Solo i respiratori “a tenuta”, o “aderenti al volto”, come i facciali filtranti (EN 149), Semi-maschere riutilizzabili (EN 140), maschere pieno-facciali (EN 136).
Ci sono due diverse metodologie per effettuare una prova di adattabilità al volto di un respiratore a tenuta: qualitativa o quantitativa.
No, con alcuni metodi possono essere testate solo alcuni tipi di DPI per le vie respiratore:
E’ necessario formalizzare una domanda di accreditamento a Fit2fit, compilando un apposito
modulo e inviandolo alla e-mail info@fit2fit.it. Per maggiori informazioni sul processo è possibile contattare l’amministrazione Fit2fit, tramite l’apposita sezione “Contatti” (link alla sezione).
L’esame consiste in due parti da svolgere nel corso della stessa giornata: una parte pratica ed una teorica:
È bene specificare che l’accreditamento Fit2fit NON PREVEDE UN CORSO DI FORMAZIONE, ma solamente un esame durante il quale vengono valutate le conoscenze e le competenze dei candidati in materia di Fit-test. Si dà per scontato, pertanto, che il candidato abbia acquisito esperienza pregressa in materia e abbia studiato in maniera autonoma le nozioni necessarie per affrontare la parte teorica. In tal senso, affinché la prova abbia esito positivo, è necessario conoscere in maniera dettagliata la norma UNI 11719 e dimostrare praticità nello svolgimento delle metodologie di Fit-test per i quali si richiede l’accreditamento. È inoltre necessario studiare il contenuto del Manuale del Candidato e dei compendi specifici per le diverse metodologie di Fit-test, scaricabili liberamente nell’apposita sezione “Risorse” del sito (link alla sezione).
Dipende dalla tipologia di prova da eseguire: